Una delle domande più ripetute da chi si sta per laureare è “come mandare in stampa la tesi?”. Si tratta sicuramente di un parametro fondamentale affinché non si corra il rischio di ritrovarci con un prodotto finale totalmente errato. Per questo vi consigliamo, come primo passo, di analizzare bene quello che state per mandare in stampa e magari farlo osservare anche a qualche persona a voi vicina che vi possa dare una mano a trovare eventuali refusi o errori di impaginazione. In questo caso ci sarà bisogno di capire anche se l’impostazione della pagina vedrà una sua rilevanza molto importante visto che potrebbero accadere cose spiacevoli come uno spazio bianco eccessivo o il passaggio di una frase in un’altra pagina rispetto a quella dove dovrebbe essere, compresi errori di spaziatura molto brutti da vedere.
Proprio per questi motivi avere un prodotto finito perfetto può portarci a inviare la tesi nel miglior modo possibile per evitare problemi successivi. L’attenzione e la meticolosità in questo senso non è mai troppa e proprio per questo trovare qualcuno di pignolo che vi aiuti potrebbe essere importante anzi fondamentale. Ricordiamo infatti che sebbene il contenuto della nostra tesi sia la cosa più importante non ci possiamo permettere di sottovalutare il valore di quello che verrà fuori alla fine. Ora però passiamo ad analizzare da vicino i dettagli.
Il dilemma del fronte-retro nel mandare in stampa una tesi
Per risparmiare molti laureandi si trovano a stampare su fronte-retro in modo da risparmiare carta e dunque avere alla fine un esborso meno imponente. C’è da dire però che visivamente si tratta di una scelta, e questo è evidente, meno brillante e che non può renderci soddisfatti. Inoltre la rilegatura che sceglieremo potrebbe riportarci a vedere la nostra stampa finire al centro e in alcuni casi non essere nemmeno facili da leggere sotto diversi punti di vista.
La stampa diventa dunque un aspetto fondamentale perché la rilegatura è un episodio che non possiamo sottovalutare. Proprio sotto questo punto di vista ogni tipo di scelta deve essere minuziosamente offerta. E non parliamo assolutamente di una scelta solo estetica, ma ci saranno diverse possibilità che ci renderanno partecipi di una scelta che potrebbe essere legata anche a fattori tecnici.
Leggi anche il nostro articolo su Quanto tempo ci vuole per fare la rilegatura della tesi?
I conservatori della tesi
Come leggiamo su www.tesilike.it possiamo renderci conto che ci sono diverse categorie di persone che portano in stampa la propria tesi. Infatti tra i primi ci sono quelli che possiamo chiamare “i conservatori delle tesi”. Secondo questi infatti la tesi di laurea ha un’ufficiosità che si può considerare alla stregua della Costituzione Italiana e per questo motivo sarebbe una violazione vera e propria nel caso si decida di stampare su fronte-retro. Proprio per questo i conservatori puntano a voler una tesi che sia stampata solo sul lato sinistro del foglio di carta.
I progressisti della tesi
Sempre su www.tesilike.it ci troviamo di fronte a quelli che sono chiamati “i progressisti della tesi”. Il consiglio è quello di lavorare in fronte retro con una carta che presenti una grammatura più importante. Il consiglio è legato al fatto che così si eviterebbe anche il passaggio dell’inchiostro da una parte all’altra rendendo la lettura più difficile. Va specificato in questo senso che questa scelta è legata anche a questioni ambientali. Infatti molto spesso stampare su un solo fronte è considerato un depauperare il nostro patrimonio ambientale. Diventerà fondamentale sotto questo punto di vista cercare di risparmiare più carta possibile per ritrovarci di fronte anche a un risparmio economico non indifferente. Si parla di progressisti perché ci troviamo di fronte a una possibilità ben diversa rispetto a quella che è la consuetudine della stampa stessa. Chissà che questa fronda non possa resistere e magari vedere alla fine questa scelta come abitudinaria.
Tesi esigue, tesi importanti come mandarle in stampa
Tra le valutazioni da fare in stampa c’è sicuramente quella legata alla consistenza proprio della tesi stessa. Quando ci troviamo di fronte a una tesi esigua dal punto di vista del numero dei contenuti e dunque di quante siano le pagine alla fine. Se ci troviamo di fronte a una tesi magistrale possiamo arrivare anche a contare oltre 400 pagine e avere 400 fogli ci farà presentare di fronte alla commissione con quella che più che una tesi sembra una vera e propria enciclopedia. In questo senso allora il fronte-retro non diventa d’obbligo ma è decisamente consigliato. Invece se la tesi è decisamente esigua, prendete una tesina di terza media che va dalle due alle dieci pagine, renderebbe anche meno accattivante il nostro prodotto. Pensiamo al fatto che una tesi triennale conta attorno alle cinquanta pagine, se facessimo un fronte-retro ci troveremo di fronte a un prodotto da venticinque pagine che in quel senso ci farebbe trovare di fronte a una sorta di deplian. Quindi anche in questo senso sarà importante fare un’attenta valutazione.
L’effetto trasparenza
E come non pensare all’effetto trasparenza? Con questo intendiamo quello strano e fastidioso effetto che tante volte ci porta a veder filtrare la scritta in stampa da una parte all’altra del nostro foglio. In questo senso ci ritroveremo ad avere un prodotto non solo imperfetto, ma proprio illeggibile. Proprio questo è il motivo per cui molte persone scelgono di stampare su un solo lato del foglio la tesi. Attenzione però perché bisogna fare anche in questo senso una riflessione. Quando si parla di fronte-retro ci sono delle possibilità per far sì che l’effetto trasparenza venga meno. Intanto per iniziare, come già anticipato prima, diventa fondamentale evitare carta molto sottile. La grammatura della carta infatti farà in modo che l’inchiostro venga assorbito in parte e non arrivi a trasparire dietro rendendo dunque la lettura agevole.
In questo senso si possono utilizzare anche altri tipi di carta per evitare quell’effetto. Basti pensare alla carta lucida, quella che si utilizza per le fotografie, che renderà il nostro prodotto perfetto. D’altronde se ci pensiamo bene qualsiasi libro è scritto in fronte retro e difficilmente abbiamo difficoltà nel leggere ed è quasi impossibile che ci sia la possibilità di veder filtrare il colore da una pagina all’altra. Proprio questo è il senso della grammatura che di fatto rende più spessa la pagina e differente la nostra lettura. In questo senso diventa fondamentale renderci conto che il parametro legato alla carta scelta non è solo puramente estetico come qualcuno avrebbe potuto pensare, ma ha una finalità ben precisa che ci da un’indicazione su quello che sarà il prodotto finale.
Il problema del formato
Tra gli altri problemi di come mandare in stampa la tesi c’è sicuramente il formato. La tesi solitamente viene elaborata con programmi di scrittura come Microsoft Office o Pages della Apple. In questo senso le ultime edizioni sono più aggiornate e ci permettono di fare una scelta quando si seleziona la voce “salva con nome”. Potremo infatti salvare in .doc, .docx o .pdf. Proprio il Pdf è il formato che ci chiedono i provider per la stampa della tesi.
Non tutte le versioni però garantiscono questa cosa e spesso è necessario rivolgersi altrove per la trasformazione. Il tutto si può effettuare tranquillamente on line attraverso numerosi portali dove inserendo il documento ci troveremo a vederlo trasformato in un Pdf attraverso pochi semplici passaggi.
Se no ci sono anche delle alternative legate alla trasformazione del file off line. Sia su Microsoft che su iOs o su smartphone Android e iPhone Apple il compito sarà molto semplice e immediato, intuibile anche per chi non si intende di computer.
Perché non va bene per la stampa un .doc?
Il motivo per cui un .doc non va bene per la stampa è abbastanza semplice, questo perché quando andiamo a stampare un prodotto direttamente preso da Microsoft Office la possibilità che questo venga impaginato male è davvero molto alta. Diventa sotto questo punto di vista interessante fare qualche riflessione e dunque soffermarci su una trasformazione di formato che, come visto, non è una cosa così complicata.
Conclusioni
Ci rendiamo dunque conto che anche mandare in stampa una tesi è un procedimento non semplice e banale. Non basta scrivere bene un prodotto per fare in modo che questo abbia una valutazione corretta. A questo punto potrebbe essere fondamentale lavorare con attenzione ancor prima della stampa alla formattazione e poi alle scelte che si compiranno una volta che inviamo il file in stampa.
Sarà molto importante, sotto questo punto di vista, farci affiancare da una persona che magari ha già affrontato questo dilemma e si è dunque trovato a dover prendere una scelta in merito a una stampa che rischia molto spesso di portare a un prodotto che ha un valore molto più basso di tutto quello che abbiamo fatto e che ci ha creato dei grattacapi non indifferenti.
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